IL RITORNO IN ITALIA

Quando nel 1970 rientrammo in Italia per un breve periodo andammo in Toscana, a Follonica, la nostra terra d’origine. I nonni fecero a gara per farmi ingrassare. Ero magro come uno stecco. Oggi non si direbbe proprio.

Ricordo dell’epoca due piatti particolarmente importanti nella mia infanzia. Due piatti che tutt’oggi sono per me un simbolo della cucina toscana, anche se non sempre annoverati tra i piatti della tradizione toscana. Anche perché non molto importanti.

In questa prima parte tratterò solamente i piatti che hanno caratterizzato la mia infanzia, ma ci sono altri piatti toscani di notevole importanza e gusto che comunque descriverà più avanti, in una parte più attuale del libro.

I miei ricordi sono particolarmente legati a tre piatti che ricordo con tanto affetto:

Lo spezzatino con i cardi;

Le pappardelle con la lepre;

Gli sformati di cavolo, di cardi o di finocchio. Occhio non lo sformato dei tre. O dell’uno o dell’altro. Cambiamo le verdure ma la sostanza è la stessa. Questo più che un piatto della tradizione toscana è un piatto della tradizione della nostra famiglia toscana.

Assolutamente, rigorosamente e schiettamente toscana.

Ce ne sarebbero tanti altri.

I fagiolini con il ragù,

la zuppa toscana

la ribollita ecc,

ma questi sono piatti venuti dopo. In età adulta.

Piatti che forse vedremo poi.

Fu un breve periodo ma le Nonne sanno scolpire questi periodi nella mente di qualsiasi bambino secondo me.