L’epoca della Tunisia
Mio padre arrivò in Tunisia da solo nel 1964.
Un’epoca magica per l’Africa.
Vi racconto solamente che partì in dicembre e poiché andava in Africa dovette litigare con la mamma, la mitica Nonna Anna, per non doversi portare maglioni, pantaloni pesanti, cappotto ecc.
Andava in Africa.
Li fa caldo sempre.
E quindi camice, Jeans, pantaloncini e magliette. E per giacca una immancabile Sahariana. Ovviamente color caki.
Mai fece più grande errore e capì subito quanto l’ignoranza sia pericolosa. Mai sottovalutare l’Africa ed i suoi freddi.
Lo sbarcarono a più di 1000 metri d’altezza.
Nevicava e faceva un freddo incredibile.
La casa era bellissima, ma disabitata da mesi.
Non c’era legna e tutto il riscaldamento andava a caminetti (tanti caminetti – uno in ogni camera, in sala, in cucina). Dovette bruciare tavoli, sedie e poltrone prima di poter avere della legna e qualche vestito locale per coprirsi.
All’epoca non c’erano certo i grandi magazzini di oggi dove puoi vestirti in 5 minuti.
All’epoca i vestiti li dovevi commissionare e farteli fare.